UN COMPAGNO INASPETTATO

TITLE: Un compagno inaspettato
TRANSLATION: Italian
ORIGINIAL TITLE: Unexpected Mate
BLURB: La settimana di Brian Townsend non avrebbe potuto essere più disastrosa. Prima viene ripudiato dalla famiglia e cacciato dal branco, e poi si trova a dover affrontare un guasto alla macchina sulla strada verso Sud. Cos’altro potrebbe andargli storto? Lo scopre quando il poliziotto sexy che scende dall’auto della polizia arrivata in suo soccorso si rivela essere il suo compagno. Per sua sfortuna, però, l’uomo lo rifiuta e, senza neanche guardarsi indietro un’ultima volta, gli volta le spalle.
La settimana di Marcus Holland non avrebbe potuto essere più disastrosa. Prima rompe con la sua ragazza e poi è costretto a sorbirsi i rimproveri della madre che non vede l’ora di vederlo accasato e con dei cuccioli. L’unica cosa che desidera è andare a casa e rilassarsi, e di certo non si aspetta che l’ultima chiamata prima della fine del turno gli cambierà per sempre la vita. Riuscirà Marcus ad accettare Brian, un uomo, come compagno, oppure rischierà di perderlo per sempre? Senza contare che non tutti, nel branco, sono contenti di questo Legame.
TRANSLATION: Italian
ORIGINIAL TITLE: Unexpected Mate
BLURB: La settimana di Brian Townsend non avrebbe potuto essere più disastrosa. Prima viene ripudiato dalla famiglia e cacciato dal branco, e poi si trova a dover affrontare un guasto alla macchina sulla strada verso Sud. Cos’altro potrebbe andargli storto? Lo scopre quando il poliziotto sexy che scende dall’auto della polizia arrivata in suo soccorso si rivela essere il suo compagno. Per sua sfortuna, però, l’uomo lo rifiuta e, senza neanche guardarsi indietro un’ultima volta, gli volta le spalle.
La settimana di Marcus Holland non avrebbe potuto essere più disastrosa. Prima rompe con la sua ragazza e poi è costretto a sorbirsi i rimproveri della madre che non vede l’ora di vederlo accasato e con dei cuccioli. L’unica cosa che desidera è andare a casa e rilassarsi, e di certo non si aspetta che l’ultima chiamata prima della fine del turno gli cambierà per sempre la vita. Riuscirà Marcus ad accettare Brian, un uomo, come compagno, oppure rischierà di perderlo per sempre? Senza contare che non tutti, nel branco, sono contenti di questo Legame.
Excerpt:
Brian non riusciva a credere a quanto si sentisse nervoso. Aveva riflettuto a lungo, riesaminando infinite volte i pro e i contro di ciò che stava per fare. Alla fine, però, si riduceva tutto a un unico punto: voleva che i suoi genitori sapessero chi era davvero. Certo, quella confessione lo preoccupava un po', ma sapeva che i suoi lo amavano e lo avrebbero accettato così com'era. Forse suo padre si sarebbe arrabbiato all'inizio, ma era sicuro che col tempo le cose si sarebbero sistemate.
Bussò alla porta dei genitori. Li aveva chiamati qualche ora prima e aveva parlato con sua madre, che lo aveva invitato a cena. Immaginò che quella sarebbe stata un'occasione buona come qualunque altra per sganciare la bomba.
"Entra." La voce della mamma giunse da un punto imprecisato all'interno della casa.
Brian sorrise quando varcò la soglia e fu travolto da un intenso profumo di aglio e cipolle. Adorava la cucina di sua madre. Era stata lei a insegnargli tutto ciò che sapeva in materia, e le sarebbe stato sempre grato per aver fatto in modo che non dovesse mai patire la fame.
Si addentrò in salotto. Alla televisione stavano dando l'ultima partita del weekend e suo padre, birra alla mano, era seduto sulla sua vecchia poltrona reclinabile di velluto verde.
"Ciao, papà."
"Ehi, figliolo, prendi una birra e vieni a guardare la partita con me," gli rispose quello senza staccare gli occhi dallo schermo.
"Certo, fammi solo passare a salutare la mamma prima."
Suo padre rispose con un grugnito e lui attraversò il breve corridoio che conduceva in cucina, lasciando che il naso lo guidasse verso quell'incantevole effluvio. Giunto nella stanza, andò dalla madre, le diede un bacio sulla guancia e la salutò con rapido un abbraccio.
"Che odorino, mamma."
"Oh, falla finita. Non è niente di che, solo un po' di pasta col pollo. Sai che tuo padre va matto per la pasta."
Brian non riusciva a credere a quanto si sentisse nervoso. Aveva riflettuto a lungo, riesaminando infinite volte i pro e i contro di ciò che stava per fare. Alla fine, però, si riduceva tutto a un unico punto: voleva che i suoi genitori sapessero chi era davvero. Certo, quella confessione lo preoccupava un po', ma sapeva che i suoi lo amavano e lo avrebbero accettato così com'era. Forse suo padre si sarebbe arrabbiato all'inizio, ma era sicuro che col tempo le cose si sarebbero sistemate.
Bussò alla porta dei genitori. Li aveva chiamati qualche ora prima e aveva parlato con sua madre, che lo aveva invitato a cena. Immaginò che quella sarebbe stata un'occasione buona come qualunque altra per sganciare la bomba.
"Entra." La voce della mamma giunse da un punto imprecisato all'interno della casa.
Brian sorrise quando varcò la soglia e fu travolto da un intenso profumo di aglio e cipolle. Adorava la cucina di sua madre. Era stata lei a insegnargli tutto ciò che sapeva in materia, e le sarebbe stato sempre grato per aver fatto in modo che non dovesse mai patire la fame.
Si addentrò in salotto. Alla televisione stavano dando l'ultima partita del weekend e suo padre, birra alla mano, era seduto sulla sua vecchia poltrona reclinabile di velluto verde.
"Ciao, papà."
"Ehi, figliolo, prendi una birra e vieni a guardare la partita con me," gli rispose quello senza staccare gli occhi dallo schermo.
"Certo, fammi solo passare a salutare la mamma prima."
Suo padre rispose con un grugnito e lui attraversò il breve corridoio che conduceva in cucina, lasciando che il naso lo guidasse verso quell'incantevole effluvio. Giunto nella stanza, andò dalla madre, le diede un bacio sulla guancia e la salutò con rapido un abbraccio.
"Che odorino, mamma."
"Oh, falla finita. Non è niente di che, solo un po' di pasta col pollo. Sai che tuo padre va matto per la pasta."